Parco Villa Carmine (già Villa San Donato)

A giugno 2022 ha aperto al pubblico Villa Carmine, un grande spazio verde, storico e monumentale. Il parco sarà aperto tutti i sabati, da aprile a ottobre. Si tratterà di una fruizione limitata a un giorno alla settimana e con il controllo dei volontari perchè si tratta di un bene monumentale, che richiede molta attenzione.

  • Parco Villa Carmine  (già Villa San Donato) - INGRESSO da Via del Saccardo n. 155 
  • APERTO: ogni sabato nei seguenti orari:
    Aprile-Maggio ore 10/13 - 15/19
    Giugno-Luglio e Agosto ore 9/12 - 16/19
    Settembre-Ottobre ore 10-13 / 14-18 
  • CHIUSO: da Novembre a Marzo, il 2° e 3° sabato di agosto e in caso di maltempo

Pieghevole 

LA STORIA


STORIALa storia del parco e della Villa di San Donato, detta Villa Carmine, inizia a metà del 1400 quando Carlo De’ Medici ordina la realizzazione della villa come residenza dei pievani della vicina chiesa. Ai Medici succedette poi la proprietà Bombicci-Pontelli, che ingrandì la villa dandole l’aspetto di un palazzo rinascimentale. Nel 1924 Villa San Donato fu acquistata dal Commendatore Adolfo Carmine, che si adoperò per proseguire l’opera di restauro iniziata dai vecchi proprietari.
Carmine morì proprio sul cancello da cui si accede al parco, vittima di una bomba dell’esercito nazista, cui aveva negato l’uso della villa come quartier generale.
Lasciò l’intero patrimonio all’Accademia di Belle Arti di Firenze affinché servisse da residenza per artisti svizzeri e ticinesi, regione di cui era originario. L’intera eredità, comprensiva anche di alcune case coloniche, va a far parte dell’ente morale “Fondazione Adolfo Carmine”, che ancora oggi ne è proprietario.

CARATTERISTICHE DEL PARCO


PARCO2La struttura del parco, che interessa una superficie complessiva di circa 1,8 ettari, si articola intorno ad un viale principale che collega i due punti di ingresso alla villa, uno da via del Saccardo e uno da via San Donato. Dal percorso principale si dipartono numerosi vialetti secondari, che con il loro andamento conferiscono un aspetto vario e movimentato, delimitando delle aiuole di differenti estensione e forma.
L’area agricola, che caratterizzava la zona prima della realizzazione del parco, è ancora oggi ben visibile in alcuni suoi elementi tradizionali, quali muretti a secco e sistemi di smaltimento delle acque piovane come gli “acquidocci” in pietrame ancora ben conservati.
All’interno sono presenti vari elementi decorativi come statue, sedute, fontane, un tabernacolo, un gazebo in cemento e ghisa, una grotta artificiale decorata con elementi marini e un piccolo tempio costituito da colonne, che conferiscono l’aspetto tipico del giardino all’italiana.

 

LA VEGETAZIONE E IL RECUPERO DELLE AREE VERDI


All’interno del parco sono presenti 717 alberi censiti, principalmente lecci (Quercus ilex) e cipressi comuni (Cupressus sempervirens).
Da sempre, il leccio è stato largamente impiegato nell’allestimento di spazi verdi, parchi e giardini di ville storiche, spesso a costituire dei boschetti ombrosi adibiti alla meditazione e riposo. Anche nel caso del Parco di San Donato le parco3piante di leccio si trovano principalmente disposte in gruppi pressoché puri, nella parte prossima al cimitero e presso la grotta artificiale. Il cipresso comune invece è stato impiegato un po’ ovunque, principalmente per costituire i viali. Il sottobosco, prima dell’intervento del Comune, era costituito da una densa copertura a prevalenza di alloro (Laurus nobilis), viburno (Viburnus tinus), ligustro (Ligustrum
lucidum) e gruppi di spirea (Spirea sp.pl.). A seguito dell’abbandono del parco infatti molte vecchie siepi, che delimitavano le aiuole e i vialetti, si erano evolute verso forme semi-arboree.

La prima fase dei lavori per la riapertura del parco ha riguardato proprio la componente vegetale. Ogni pianta è stata numerata, mappata, misurata e contrassegnata con dei cartellini e per ognuna di esse è stata compilata una scheda di valutazione. Le maggiori problematiche fitosanitarie sono state rilevate a carico degli esemplari di Cipresso e per quelli più vetusti di Leccio. Si è quindi proceduto ad interventi di potatura di alleggerimento, bonifica fito-sanitaria ed abbattimento dove le piante erano morte o pericolose. Il sottobosco è stato sottoposto ad un taglio generalizzato, volto a rinnovarne la vegetazione e ad evidenziare l’impianto originario ormai non più determinabile.

IL PROGETTO DI RECUPERO



Il progetto di recupero all’uso pubblico del parco di Villa San Donato nasce dalla volontà dell’Amministrazione  Comunale  di  Calenzano,  in  sinergia  con  la  Fondazione  “Adolfo Carmine”, ente proprietario dell’immobile, e con il contributo economico della Fondazione CRFirenze, di recuperare e valorizzare il patrimonio ambientale, storico ed architettonico del parco. Lo stato di conservazione che caratterizzava il parco nel 2014, quando è stata firmata la  convenzione tra il Comune e la Fondazione ha imposto una programmazione pluriennale per la progettazione degli interventi di restauro articolata su fasi successive, al termine dei quali sarà possibile la piena fruizione del parco.
Prima parte - opere a verde: interventi relativi alla vegetazione (vedi paragrafo precedente). Eseguito nel 2019, con un contributo di 75mila euro della Fondazione CRFirenze.
Seconda parte - opere architettoniche: interventi di manutenzione e restauro delle componenti architettoniche del parco, tramite la messa in sicurezza delle opere degradate, la perimetrazione delle aree da precludere al pubblico per il successivo restauro, la realizzazione di manufatti temporanei finalizzati all’uso del giardino e per consentire la gestione 
dell’oliveta da parte di associazioni di promozione sociale. Eseguito fra il 2021 e il 2022 a carico dell’Amministrazione comunale, per un costo di circa 70mila euro.
Terza parte – restauro conservativo e riqualificazione completa del Parco: previsto il restauro conservativo delle parti architettoniche maggiormente degradate o non accessibili: tabernacolo con affresco; grotta e fontana interna; fontane; rimessa e soprastante terrazza panoramica. Saranno realizzati servizi igienici e di rimessaggio;
ri-funzionalizzazione delle limonaie e delle parti di giardino sottostante. Progetto di fattibilità presentato sul bando 
PNRR “Giardini e parchi storici” per un importo di 2 milioni di euro”.
L’Amministrazione, con la finalità di avviare i servizi essenziali di apertura e chiusura del parco, oltre che ulteriori attività collaterali a scopo sociale, ha coinvolto nel progetto l’associazione Natura è-Orto Collettivo per la gestione degli spazi agricoli che circondano il parco e la villa.

Immagini
Particolare del Parco
Particolare del Parco
Particolare del Parco