I Monti della Calvana

calvana

Monti della Calvana sono prevalentemente formati da rocce calcaree che ne influenzano l’assetto idrogeologico.

Sulle cime brulle della montagna, lungo i prati sommitali, si possono individuare le caratteristiche doline che convogliano l’acqua verso le cavità sotterranee. Il sottosuolo infatti è interessato da estesi fenomeni carsici con la presenza di numerose grotte.

Tale conformazione geologica si riflette anche sulla flora e la fauna. Alcune specie, per rarità ed importanza, sono state inserite in specifiche direttive comunitarie per la conservazione delle biodiversità. Particolarmente suggestivi sono i prati che, in primavera, si riempiono di splendidi fiori, mentre i cespugli di prugnoli e biancospino ospitano rare specie di uccelli.

I torrenti, le cui sorgenti a causa dei fenomeni carsici sono collocate a mezza costa, scorrono in suggestive gole dove si possono incontrare variopinte specie di anfibi come la salamandrina dagli occhiali ed il raro ululone dal ventre giallo.

La dorsale della Montagna si estende per circa 15 Km. Inizia a sud con Poggio Castiglioni (397 m), raggiunge la quota più alta con il Monte Maggiore (916 m) e termina a nord con Poggio Montecuccoli (770 m).

L'area protetta

Dal 2003 la Calvana è diventata area naturale protetta d'interesse locale (ANPIL) ai sensi della legge regionale 11 aprile 1995, n. 49. Ha un'estensione complessiva di oltre 4.500 ettari di cui circa 1.316 nel Comune di Calenzano.

La tutela e la gestione degli habitat naturali e delle specie di fauna e di flora presenti nel sito, sono affidati alla Provincia di Prato e di Firenze che coordinano le Amministrazioni Comunali di Barberino del Mugello, Calenzano, Cantagallo, Prato e Vaiano.

A tal riguardo il Comune di Calenzano con deliberazione n. 27/CC del 28.03.2011 ha approvato il Regolamento di gestione con il quale vengono disciplinate  le attività consentite, le modalità di fruizione e gestione delle risorse presenti.

Flora e Fauna

Le varie tipologie di vegetazione dipendono molto dalle condizioni ambientali  e dall natura del substrato. Tra queste ricordiamo: i querceti di roverella, le cerrete, gli ostrieti, i carpino-noccioleti, i rimboschimenti di conifere, gli arbusteti e i prati. I prati sommitali ospitano tra le specie peculiari: l’orchidea maggiore, l’orchidea minore, l’orchidea provenzale, la giunchiglia, la giunchiglia bianca, la violetta selvatica, il verbasco rosso, l’erba nalda, il dittamo, il dente di cane e molte altre specie di interesse naturalistico. Nei piccoli boschi di nocciolo è presente un’importante flora formata da campanelline, bucaneve, scilla silvestre e fior di primavera, mentre, fra gli arbusteti,  troviamo il prugnolo, il biancospino, il ginepro comune, le rose selvatiche e i rovi da more.

Fra le specie animali più rappresentative e di maggior interesse conservazionistico si trovano:

Uccelli: il biancone, il falco pecchiaiolo, l’albanella minore, l’averla piccola, la tottavilla e il succiacapre; 

Anfibi: il tritone crestato italiano, la salamandrina dagli occhiali e il geotrirone; 

Rettili: il ramarro occidentale, le lucertole (muraiola e campestre); 

Mammiferi: il lupo ed il pipistrello (il rinolofo maggiore e il rinolofo minore).

I Sentieri

Sentiero CAI n. 28 Travalle - Torri - Ciarlico.

Sentiero CAI n. 42 Carraia - Vezzano - Valibona.

Sentiero CAI n. 46 Le Croci di Calenzano e poi n. 44 Monte Maggiore, n. 44/a Valibona-crinale.

Sentiero della pace: Travalle - Torri - Vezzano - Valibona. Il sentiero è stato inaugurato nel 2005 in occasione della ricorrenza del 60° anniversario della Liberazione.

Allegata trovi la carta dei sentieri.

Consulta il sito della Città Metropolitana di Firenze con le indicazioni e i dati sulle aree naturali protette e sulla sentieristica che si trova nel territorio provinciale con le impostazioni da scaricare per i propri strumenti GPS.

Le grotte

I Monti della Calvana sono costituiti dalla “formazione di Monte Morello” (PaleoceneEocene medio) composta da argille e calcare Alberese. Il “carsismo” è una delle peculiarità di questi monti: lungo i prati sommitali si possono notare le doline, avvallamenti del terreno con diametri anche di centinaia di metri (carsismo epigeo); nel sottosuolo sono presenti numerose grotte (carsismo ipogeo) che ci portano alla scoperta dell’affascinante mondo sotterraneo.
Per accedere alle grotte è necessaria un’adeguata esperienza speleologica, per informazioni rivolgersi all’Unione Speleologica di Calenzano all'indirizzounionespeleocalenzano@yahoo.it.

Memoriale di Valibona

È stato ristrutturato il fienile in località Valibona dove si è svolta la battaglia del 3 Gennaio 1944 tra nazifascisti e partigiani. L’edificio è adibito a luogo simbolo della Resistenza in cui si potranno trovare spazi informativi ma anche accoglienza per studenti e escursionisti. Per approfondire clicca qui.

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