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Scuola primaria alla Fogliaia, approvato il progetto esecutivo

Approvato dalla Giunta comunale il progetto esecutivo della scuola primaria alla Fogliaia, che sorgerà nell’area compresa tra via Risorgimento, via Puccini, piazza Mameli e via Mazzini.

Il costo complessivo dell’opera è di 6.600.000 euro, di fondi finanziati dall’Ente tramite mutuo; i tempi previsti per l’esecuzione dei lavori, dopo l’affidamento all’impresa che si aggiudicherà la gara, sono stimati in 18 mesi.

Il progetto prevede un edificio indipendente e immerso nel verde, che comprende la scuola e la palestra, disposto su due piani fuori terra per permettere un collegamento diretto all’area esterna senza alcuna barriera architettonica, facilitando così l’accesso alle persone con disabilità motorie.

La scuola potrà ospitare 225 studenti; la superficie lorda della scuola è di 1.613 metri quadri, quella della palestra è 677 metri quadri, quella dell’area verde esterna è di 1.682 metri quadri.

“Il progetto – spiegano il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Alberto Giusti e l’assessore all’Istruzione Laura Maggi – nasce da un percorso condiviso con gli insegnanti dell’Istituto comprensivo e con Indire, istituto di ricerca del Ministero dell’Istruzione, per pensare spazi educativi che tengano conto delle evoluzioni tecnologiche e delle necessità attuali della didattica. Presenteremo il progetto alla cittadinanza in un incontro pubblico a gennaio. La nuova scuola darà una risposta importante alle famiglie del centro cittadino, che potranno quindi avere un altro plesso oltre alla don Milani. Si tratta anche di un investimento importante dal punto di vista del patrimonio delle strutture sportive, dato che la palestra sarà aperta per gli allenamenti e le gare delle associazioni del territorio, fuori dall’orario scolastico”.

La struttura sarà in x-lam, cioè di pannelli in legno lamellare, la palestra sarà caratterizzata da un “tetto giardino”, rivestita di vegetazione, e la copertura del resto dell’edificio ospiterà pannelli fotovoltaici. La tipologia dei materiali utilizzati e le soluzioni adottate dal punto di vista di efficientamento energetico permettono di classificare il nuovo edificio in categoria nZEB, “edifici a energia quasi zero”.

Internamente sono previsti spazi polifunzionali e le aule didattiche, di superfici superiori a quelle prescritte dalla legge, sono concepite per accogliere una didattica multidisciplinare e attività integrative, tramutandosi all’esigenza in spazi laboratoriali.

Negli spazi esterni i progettisti hanno previsto dei “rain gardens”, depressioni poco profonde che miglioreranno la capacità di drenaggio dell’acqua di superficie catturando e immagazzinando l’acqua delle precipitazioni e rilasciandola gradualmente nel terreno.