Il documento sulle azioni per contrastare il cambiamento climatico viene rinnovato ogni due anni. Prestini: è un elemento di responsabilità, impegni e trasparenza
09 novembre 2021 – Nella seduta del 28 ottobre scorso, il Consiglio Comunale ha approvato l’aggiornamento al Piano di Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), con 9 voti favorevoli, 2 astenuti e 3 contrari.
Il PAESC, approvato per la prima volta nell’ottobre 2019, è un documento complesso, nel quale si definiscono le azioni future dell'Amministrazione in ambito ambientale, allo scopo di ridurre le emissioni di almeno il 40% entro il 2030, come previsto dal Patto dei Sindaci per l'Ambiente sottoscritto nel 2017.
“Il PAESC è un elemento di responsabilità, trasparenza e impegni concreti verso la comunità – ha detto il Sindaco Riccardo Prestini nel dibattito in Consiglio -. Questo documento è frutto di un ottimo lavoro scientifico, che ci dà la possibilità di avere chiari i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le criticità, allo scopo di mettere in campo, mese per mese e anno per anno, le azioni per migliorare la situazione ambientale del proprio territorio”.
Azioni che vanno in diverse direzioni: energia rinnovabile, efficientamento energetico, pianificazione urbanistica, aree verdi, illuminazione pubblica, rifiuti e economia circolare, mobilità sostenibile.
I dati contenuti nel PAESC evidenziano come le azioni dirette del Comune influiscono per appena il 2%, mentre il 98% delle emissioni deriva dal trasporto privato, dal residenziale e dall’industria. Dati che impongono un lavoro intenso di comunicazione e sensibilizzazione, che coinvolga anche il settore privato con azioni coordinate e integrate.
“Nei prossimi mesi partiranno iniziative e incontri rivolti ai vari elementi che compongono la nostra comunità – ha detto l’Assessore all’Ambiente Irene Padovani -, allo scopo di costruire insieme le azioni di riduzione delle emissioni. Avendo il Comune una lunga esperienza in tema di politiche ambientali, possiamo essere da esempio per privati e aziende. Tutto questo però non è possibile senza l’intervento degli enti superiori, Regione e Governo, che devono incrementare programmazione e finanziamenti. Bisogna agire subito, perché il cambiamento climatico non è domani, è già oggi”.